Il pellet è un sottoprodotto della lavorazione del legno, si presenta in forma di piccoli cilindri aventi diametro compreso tra 6 e 8 millimetri e lunghezza di circa 1,5 – 2 cm.
Il processo di produzione del pellet si compone di alcune fasi essenziali: polverizzazione (i residui della lavorazione della legna sono sminuzzati e resi polvere), cubettatura (la segatura viene pressata e acquista la tipica forma a cilindretto), il raffreddamento (successivo alla pressatura), il confezionamento e la successiva commercializzazione.
Per la realizzazione del pellet non sono impiegati additivi artificiali: la lignina naturalmente presente nel legno rende compatti i cilindretti, senza la necessità di elementi chimici aggiuntivi, che potrebbero causare l’emissione di sostanze nocive a seguito della combustione.
La qualità del pellet è riconducibile ad alcuni parametri essenziali: potere calorifero, umidità (che non dovrebbe essere superiore all’8-10% per evitare sprechi in fase di combustione), residuo in ceneri (preferibilmente inferiore all’1% per evitare la formazione di incrostazioni nella stufa), eventuale presenza di corteccia (minore è, migliore è la qualità del pellet).
E’ consigliabile accertarsi che in fondo al sacchetto di pellet non vi sia una quantità eccessiva di legno in polvere e assicurarsi che il pellet sia lucido, liscio, compatto e presenti le caratteristiche indicate nella confezione (in termini di forma, misure, ecc.). La confezione del pellet deve essere assolutamente integra. Il pellet confezionato deve essere conservato in luogo coperto, fresco e asciutto, lontano dall’umidità che potrebbe creare condensa nel sacco e sbriciolamento del prodotto.
La convenienza del pellet come combustibile si esprime a diversi livelli: il pellet costa meno rispetto agli altri combustibili fossili, può essere trasportato più agevolmente rispetto alla classica legna da ardere, è una risorsa rinnovabile ed ecologica che viene prodotta riutilizzando materiali di scarto, rispetta il Protocollo di Kyoto in quanto ad emissioni di Co2, produce pochi residui come ceneri o catrame.